Nell'ambito dell'attività di lavoro alla guida di veicoli bisogna distinguere due categorie: i veicoli per trasporto di merce e quelli per il trasporto di persone. Nel primo caso ai rischi tipici dell'attività di guida si aggiungono quelli delle mansioni di carico-scarico merci (manuale o meccanica); in questa sezione non ci occuperemo delle malattie professionali degli autostrasportatori, ma solo dei rischi della mansione di autista di autobus. I rischi prevalenti tra gli autisti sono legati allo stress, alle patologie dell'apparato muscolo-scheletrico e gli incidenti stradali.
I principali fattori di stress nel lavoro di autista (detti fattori stressogeni) sono principalmente dovuti a:
Organizzazione del lavoro: orari, pause, carichi di lavoro;
Il contesto interno al veicolo (ad esempio le relazioni con i passeggeri);
Il contesto di guida: il traffico e le condizioni di manutenzione del veicolo.
Gli autisti sono una categoria professionale a rischio elevato in relazione ai disturbi muscolo-scheletrici. I rischi riguardano, in particolare, la colonna vertebrale/rachide, soprattutto nell'area lombare e, in misura minore, nel tratto cervicale, e l'articolazione della spalla (scapolo-omerale). I rischi, oltre che alle caratteristiche dell'attività svolta nella guida dei veicoli, sono connessi anche alle caratteristiche individuali del lavoratore (età, peso e altezza). I fattori principali di rischio professionale al rachide sono dovuti all'assunzione protratta di posture statiche (ed in particolare la posizione seduta), la rotazione e flessione del tronco durante la guida e le vibrazioni trasmesse dal sedile del veicolo al corpo intero.
Gli autisti sono sottoposti al rischio di incidenti stradali dovuti:
Condizioni delle strade e della viabilità: presenza di buche e fondo sconnesso, qualità della segnaletica, presenza di corsie dedicate agli autobus;
Sicurezza intrinseca e manutenzione del veicolo: la presenza dei dispositivi di sicurezza (airbag, ABS), le condizioni del sistema frenante, le gomme ecc...
Le condizioni del conducente come il livello di stanchezza.
Il datore di lavoro ha l'obbligo di valutare le differenti tipologie di rischi (stress, vibrazioni, rumore, patologie muscolo-scheletriche, incidenti stradali) e, in caso di rischio medio o elevato, deve adottare delle misure per ridurre il livello di rischio.
La valutazione del rischio stress richiede una valutazione approfondita dell'organizzazione del lavoro e degli altri fattori stressogeni.
La valutazione del rischio legato alle vibrazioni e rumore richiede un'indagine strumentale effettuata rispettivamente con un vibrometro ed un fonometro che deve essere fatte da professionisti abilitati (iscritti agli albi regionali), sù un campione signicativo di lavoratori.
La valutazione dei rischi muscolo-scheletrici deve essere effettuata da un ergonomo certificato e verificare l'insieme del posto di guida ed, in particolare, la qualità del sedile (sia a livello supporto posturale per schiena e gambe, che di confort ed assorbimento delle vibrazioni trasmesse dal veicolo).
Per tutelare la salute degli autisti il datore di lavoro deve attuare misure di prevenzione che prevedano:
Modifiche all'ergonomia del sedile e della postazione di guida;
Modifiche alla cabina di guida per migliorare comfort e protezione del conducente;
Installazione di dispositivi per ridurre le vibrazioni;
Installazione di dispositivi per migliorare il livello di sicurezza intrinseca del veicolo;
Programma di manutenzione adeguato per garantire costantemente efficienza e sicurezza del veicolo;
Modifiche al livello organizzativo: incremento del numero delle pause, riduzione della durata di un turno di lavoro, ecc...
Informazione, formazione, addestramento adeguati dei lavoratori per fare in modo che siano a conoscenza dei rischi ai quali sono esposti, delle caratteristiche delle misure di prevenzione adottate e delle modalità più sicure da adottare per la tutela della salute.
È fondamentale verificare la veridicità dei dati su cui si basa la valutazione dei rischi aziendale.
Nel caso del dei rischi rumore e vibrazioni, ad esempio, è importante verificare su quali mezzi (e su quale percorso stradale) sono stati effettuati e rilievi dai tecnici; se, ad esempio, i rilievi sono stati fatti sui veicoli più nuovi,e su percorsi meno "accidentati", si avrà una sottostima del rischio reale, di rumore e vibrazioni, al quale è esposto il lavoratore.
Per tutti gli aspetti che non corrispondono ai requisiti descritti nel paragrafo precedente (misure di prevenzione) bisogna richiedere, in forma scritta, al datore di lavoro di adottare le misure necessarie per la tutela della salute degli autisti.
Un aspetto importante da verificare è il programma di manutenzione dei veicoli e la sua reale attuazione. Qualora le verifiche periodiche del veicolo (gomme, freni, ecc.) non siano rispettate o non vengano realizzati gli interventi necessari individuati, è necessario effettuare una segnalazione in forma scritta al datore di lavoro.
La capacità di verificare la coerenza della valutazione dei fattori di rischio indicati nel documento, con i dati riscontrati sul campo, è molto importante perché molto spesso le analisi sono effettuate dai tecnici che si basano su dati, forniti dai responsabili aziendali, che possono non corrispondere alla realtà lavorativa.
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