Gli apparecchi di sollevamento usati per la movimentazione di materiali possono essere di differenti tipologie (paranchi, carroponte ecc), tuttavia ai fini della sicurezza, possono esser suddivisi in due gruppi:
Apparecchi di sollevamento motorizzati di portata superiore a 200 kg;
Apparecchi di sollevamento di portata inferiore a 200 kg.
Le 2 tipologie di apparecchi devono possedere i requisiti e ad essere utilizzati secondo le regole stabilite dalle norme antinfortunistiche; i primi (portata superiore ai 200kg), però, devono essere denunciati all'ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) per essere sottoposti al collaudo prima dell'installazione è sottoposti a verifica annuale da parte degli enti previsti per accertarne lo stato funzionale.
I rischi prevalenti nell'utilizzo degli apparecchi per il sollevamento-trasporto merci ( schiacciamenti, ferite, ecc ) possono essere suddivisi in tre tipologie:
Rischi dovuti a carenze, a livello di sicurezza intrinseca, degli apparecchi;
Rischi dovuti a carenze nei locali di lavoro e nel percorso effettuato dalle merci sollevate;
Rischi dovuti ad errore dell'operatore dell'apparecchio di sollevamento.
Il datore di lavoro, nella valutazione del rischio, deve analizzare i tre aspetti descritti al paragrafo precedente: lo stato dell'apparecchio, del percorso nei locali di lavoro, le competenze dell'operatore.
La sicurezza intrinseca delle apparecchiature per la movimentazione delle merci
In teoria gli apparecchi di sollevamento attualmente presenti nelle aziende dovrebbero essere tutti sicuri, a norma e dotati di marcatura CE, in quanto prodotti in seguito alla "Direttiva Macchine" del 1996; il datore di lavoro, quindi, dovrebbe solo verificare periodicamente che i dispositivi di sicurezza delle macchine, presenti al momento del suo acquisto, siano sempre perfettamente funzionanti. Nella realtà questo spesso non avviene perché esiste ancora un ampio mercato di macchine usate prodotte prima del 1996. Ma molto spesso la sicurezza è messa in pericolo anche da una scarsa manutenzione delle macchine, e quindi anche dei dispositivi di sicurezza.
Rischi dovuti a carenze nei locali di lavoro e nel percorso effettuato dalle merci sollevate
Molti incidenti sono causati dagli urti dei carichi trasportati contro ostacoli presenti nel percorso delle merci; urti che possono provocare la caduta dei carichisui lavoratori. Per prevenire questi incidenti è fondamentale che il percorso sia libero da ostacoli e che nessun lavoratore operari nell'area d'azione del carroponte. Oltre a questo, chiaramente, è fondamentale che l'operatore del carroponte abbia frequentato corsi di formazione teorico-pratica adeguati per acquisire le competenze necessarie per evitare che faccia errori di manovra.
Elenco sintetico dei requisiti specifici di sicurezza previsti per gli apparecchi di sollevamento dei carichi:
La portata massima: il peso del carico (pezzo) da movimentare deve essere sempre inferiore alla portata massima di tutti gli elementi che compongono l'apparecchio (dalla struttura del carroponte fino ai ganci delle funi a cui si aggancia il carico).
Segnaletica della portata massima: su tutti i mezzi di sollevamento e sui ganci deve essere chiaramente visibile la portata massima ammissibile.
I ganci: devono essere provvisti di dispositivi di chiusura dell'imbocco o essere conformati in modo tale da evitare lo sganciamento delle funi, delle catene o degli altri organi di presa.
La verifica di funi e catene: deve essere trimestrale, effettuata da personale specializzato e registrata sull'apposita pagina del libretto matricolare.
Il percorso: le manovre per il sollevamento-trasporto dei carichi devono essere disposte in modo da evitare il passaggio dei carichi sospesi sopra i lavoratori e sopra i luoghi in cui la eventuale caduta del carico può causare pericolo. Qualora tale passaggio non si possa evitare, le manovre per il sollevamento e/o trasporto dei carichi devono essere tempestivamente preannunciate con apposite segnalazioni in modo da consentire l'allontanamento delle persone che si trovino esposte al pericolo dell'eventuale caduta dei carichi.
Dispositivi di frenatura: i mezzi di sollevamento e di trasporto devono essere provvisti di dispositivi di frenatura atti ad assicurare il pronto arresto e la posizione di fermo del carico e del mezzo e, quando è necessario ai fini della sicurezza, a consentire la gradualità dell'arresto.
Interruzione dell'energia: nei casi in cui l'interruzione dell'energia di azionamento può comportare pericolo per le persone, i mezzi di sollevamento devono essere provvisti di dispositivi che provochino l'arresto automatico sia del mezzo che del carico. In ogni caso, l'arresto deve essere graduale per evitare eccessive sollecitazioni nonché il sorgere di oscillazioni pericolose per la stabilità del carico.
Gli elevatori azionati a motore devono essere costruiti in modo da funzionare a motore innestato, anche nella discesa.
Il primo aspetto da verificare è la conformità formale, ossia la presenza della marcatura CE, di tutte le macchine per la movimentazione presenti in azienda. Dopo questa fase bisogna effettuare la verifica "sostanziale" della conformità; verificare, cioè, che i dispositivi di sicurezza (ad es. carter) garantiscano il 100% della sicurezza intrinseca di una macchina. Vediamo, a titolo d'esempio, come si verifica la conformità di alcuni aspetti di un carroponte:
verificare visivamente che gli "organi" per il sollevamento dell'apparecchiatura dalla struttura portante alla cinghia finale siano tutti in buono stato e dotati di marcatura CE;
verificare che la portata massima di tutti gli "organi" di sollevamento dalla struttura portante al gancio finale sia maggiore del peso del carico da sollevare,
verificare in particolare la leggibilità delle targhette con l'indicazione della portata massima delle cinghie per l'imbragatura.
Verificare se sono presenti indicazioni adeguate per conoscere il peso dei carichi da sollevare.
I punti più critici dell'apparecchiatura di sollevamento possono essere proprio le attrezzature finali; è fondamentale, quindi, verificare:
lo stato di usura delle cinghie ( per l'imbracatura dei carichi), quelle rovinate devono essere subito tagliate e buttate via
Lo stato di usura dei ganci e del loro sistema di chiusura all'imbocco.
Per tutti gli aspetti che non corrispondono ai requisiti descritti nel paragrafo precedente (misure di prevenzione-protezione ) bisogna richiedere, in forma scritta, al datore di lavoro di adottare le misure necessarie per la tutela della sicurezza dei lavoratori.
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