E' definito un videoterminalista (vdt) il lavoratore che opera su videoterminali, in modo sistematico ed abituale, per almeno venti ore settimanali; la postazione di lavoro, al di là delle ore effettive svolte, deve rispettare una serie di requisiti ergonomici per la tutela della salute.
I lavoratori ai Vdt sono esposti alle seguenti tipologie di rischi:
Disturbi alla vista: causati da eccesso o insufficienza di illuminazione generale, presenza di riflessi da superfici lucide, presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero), luce diretta proveniente dalle finestre o da fonti artificiali non adeguatamente schermate, scarsa definizione dei caratteri dello schermo;
Problemi a livello muscolo-scheletrico (gambe, braccia, mani, dita, collo): causati da posizioni di lavoro inadeguate per l'errata scelta e disposizione degli arredi e del videoterminale stesso, posizioni di lavoro fisse o mantenute per tempi prolungati (anche in presenza di postazioni di lavoro ben strutturate), movimenti rapidi e ripetitivi delle mani (digitazione o uso del mouse per tempi lunghi);
Affaticamento fisico e mentale: dovuto a carenze nell'ergonomia cognitiva (usabilità/facilità d'uso) nell'interfaccia elaboratore/uomo, software non adeguato rispetto alla mansione da svolgere ed alla formazione effettuata , presenza di dispositivi di controllo quantitativo o qualitativo sulla prestazione di lavoro;
Carenze nell'ambiente di lavoro: causate da spazio insufficiente nella postazione di lavoro, illuminazione non adeguata, rumore o temperatura dei locali non ottimali.
Il datore di lavoro ha l'obbligo di verificare l'eventuale presenza delle situazioni sopra descritte, valutare l'entità (probabilità e gravità) dei rischi ai differenti livelli (occhi, muscolo-scheletrici, stress, ambiente di lavoro) e adottare tempestivamente le misure di prevenzione-protezione adeguate per eliminare i rischi alla fonte.
Il datore di lavoro deve adottare una serie di misure per ridurre i rischi connessi all'attività di lavoro ai vdt:
A. Per ridurre i rischi di disturbi agli occhi:
- illuminazione naturale:le tende alle finestre devono essere di colore tendente al bianco e di spessore sufficiente a filtrare la luce solare, lo schermo deve essere posizionato lateralmente alle finestre per evitare l'abbagliamento e riflessi sullo schermo, il piano di lavoro deve essere di colore grigio chiaro.
- illuminazione artificiale: deve essere di intensità regolabile tra 300 lux (lettura da schermo) e 500 lux (lettura da carta), le lampade non devono essere installate sulla verticale del posto di lavoro.
- schermo: i lavoratori devono essere dotati di uno schermo con una definizione ottimale dei caratteri e delle immagini, di dimensioni adeguate per evitare di essere costretti a ridurre la dimensione dei caratteri per avere una schermata con un senso compiuto.
- occhiali: il datore di lavoro deve fornire a sue spese ai videoterminalisti i dispositivi speciali di correzione visiva, in funzione dell'attività svolta, quando l'esito delle visite evidenzi la necessità e non sia possibile utilizzare i dispositivi normali di correzione
B.Per ridurre i problemi a livello muscolo-scheletrico (gambe, braccia, mani, dita, collo) dotare i lavoratori di una postazione di lavoro con struttura ergonomica con le seguenti caratteristiche:
-Il piano di lavoro deve avere una superficie poco riflettente, essere di dimensioni sufficienti e permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio, di appoggiare gli avambracci; deve essere stabile e di altezza fissa o regolabile indicativamente fra i 70 e 80 cm, deve avere uno spazio idoneo per il comodo alloggiamento degli arti inferiori e del sedile.
-Il sedile di lavoro deve essere stabile, a cinque razze, permettere all'utilizzatore una certa liberta` di movimento ed una posizione comoda, regolabile in altezza e con uno schienale regolabile e facilmente inclinabile.
-La tastiera deve essere indipendente dagli altri componenti, inclinabile rispetto al piano di lavoro, possedere un bordo anteriore sottile al fine di permettere un corretto appoggio del polso sul tavolo, possedere una superficie opaca al fine di evitare possibili riflessi fastidiosi per l'operatore, deve essere posizionata frontalmente allo schermo ad una distanza dal bordo della scrivania per permettere l'appoggio dei gomiti sul tavolo. I simboli dei tasti devono presentare sufficiente contrasto ed essere leggibili dalla normale posizione di lavoro.
-Il mouse o qualsiasi dispositivo di puntamento in dotazione alla postazione di lavoro deve essere posto sullo stesso piano della tastiera, in posizione facilmente raggiungibile.
-Lo schermo deve essere orientabile ed inclinabile liberamente e posizionato in modo da permettere di guardare lontano. Il margine superiore dell'apparecchio non deve essere ad un livello più elevato dell'occhio dell'utilizzatore, al fine di non causare indebiti movimenti di estensione del collo. La distanza ideale tra gli occhi dell'operatore e lo schermo è di 50 - 70 cm.
- poggiapiedi per permettere una postura ergonomica dell'intero corpo del lavoratore.
C. Per prevenire problemi di affaticamento mentale:
- il livello di conoscenze del lavoratore, grazie alla formazione ricevuta, deve permettere il " controllo" completo del software utilizzato. In ogni caso l'interfaccia elaboratore/uomo (e in particolare il software) deve essere adeguato rispetto alla mansione da svolgere, di facile uso ed adeguato al livello di conoscenza-esperienza dell'utilizzatore, deve essere strutturato in modo tale da fornire ai lavoratori indicazioni comprensibili sul corretto svolgimento dell'attività. I sistemi devono fornire l'informazione in un formato e ad un ritmo adeguato agli operatori.
D. Pause:
pause di almeno 15 minuti ogni 120 min di lavoro al videoterminale; il medico competente, se lo ritiene necessario, può richiedere delle pause aggiuntive a livello individuale.
C. Sorveglianza sanitaria:
I lavoratori ai vdt sono sottoposti a sorveglianza sanitaria con particolare riferimento ai rischi per la vista e per gli occhi e per l'apparato muscolo-scheletrico. Le visite mediche periodiche, fatti salvi i casi particolari che richiedono una frequenza diversa stabilita dal medico competente, sono a cadenza biennale, per i lavoratori classificati idonei con prescrizioni o limitazioni e per coloro che hanno compiuto il cinquantesimo anno di età`, quinquennale, negli altri casi.
La verifica della correttezza del Documento di Valutazione dei Rischi aziendale è abbastanza semplice: è sufficiente fare un confronto tra quanto descritto ( punti 2-3) a livello di struttura delle postazioni ai videoterminali e le modalità reali di lavoro.
Per tutti gli aspetti che non corrispondono ai requisiti descritti nel paragrafo precedente (misure di prevenzione) bisogna richiedere al datore di lavoro, in forma scritta, di adottare le misure necessarie per la tutela della salute.
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