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LAVORARE IN SICUREZZA: al via il confronto sull'attività esterna

Nazionale -

L’USB ha da tempo acceso i riflettori su organizzazione e carichi di lavoro e, più in generale, su quello che pomposamente l’Amministrazione definisce benessere organizzativo. Uno slogan spesso utilizzato nei documenti ufficiali ma puntualmente disatteso quando si tratta di passare dalle parole ai fatti.

L’innalzamento dell’asticella dei carichi di lavoro con la previsione di obbiettivi sempre più sfidanti e spesso avulsi dalla realtà, la riduzione progressiva e costante dei personale (10.000 unità in meno negli ultimi 15 anni), pratiche organizzative alquanto discutibili, mancata valorizzazione del personale, hanno trasformato gli uffici in una vera e propria polveriera dove il malessere dei lavoratori è palpabile.

Su tutto aleggia il ruolo dell’Audit interno che, invece di affiancare l’attività lavorativa intervenendo in concomitanza dei processi lavorativi, ha progressivamente assunto una funzione esclusivamente sanzionatoria intervenendo sulle lavorazioni ex post, spesso a distanza di anni e quindi di fatto rendendo complicatissimo esercitare il diritto di difesa da parte del lavoratore.

Il risultato è chiaro: il rischio professionale viene scaricato dall’alto verso il basso, divenendo un problema del singolo lavoratore. La casistica, da questo punto di vista, certamente non manca.

Dal confronto che abbiamo avviato nei posti di lavoro e che proseguirà anche il prossimo anno, abbiamo ricavato quindi un quadro preoccupante, ma anche preziose indicazioni e suggerimenti.

 A tal proposito con particolare riferimento alle problematiche connesse con l’espletamento delle attività istituzionali esterne, abbiamo evidenziato alcune criticità e formulato proposte che non hanno la pretesa di essere esaustive e che, quindi, dovranno necessariamente essere arricchite e dettagliate.

Le riportiamo qui sotto sinteticamente:

  • per far fronte alle questioni irrisolte generate dalla “Nota sul MUV” prot. n. 0284672 del 06/12/2017, abbiamo chiesto un intervento volto a garantire la giusta valorizzazione economica dell’attività istruttoria esterna svolta dal personale dal 2018 in poi, tenendo conto delle specificità di accessi, ispezioni e verifiche, considerandone l’intero apporto lavorativo;
  •  per il personale che utilizza il mezzo proprio (o meglio costretto ad utilizzare il mezzo proprio per mancanza di auto di servizio…), modifica della previsione contrattuale dell’attuale polizza assicurativa Kasko in dotazione all’Amministrazione (scade ad inizio 2021), laddove non si prevede la copertura di danni provocati a terzi;
  • rimborso per le spese sostenute per l’espletamento delle missioni corrispondente al percorso effettivamente svolto per l’esecuzione dell’attività, superando approcci ostativi da parte delle articolazioni territoriali dell’amministrazione;
  • protocolli di intesa con Gdf o altro organi dello Stato, pratiche organizzative interne e tutela del personale, con particolare riferimento ai contesti (criminalità organizzata) ove può concretizzarsi un rischio per la sicurezza del Lavoratore.

Su questi temi avevamo inviato una nota al Direttore Centrale Risorse Umane e Organizzazione, (clikka qui) chiedendo un incontro per avviare il confronto.

Durante l’incontro tenuto con il Direttore abbiamo quindi rappresentato anche le nostre proposte e possibili soluzioni alle criticità rappresentate.

Abbiamo riscontrato disponibilità da parte dell’Amministrazione, ma naturalmente il confronto è appena avviato e dovrà trovare continuità nel corso del tempo per trovare delle soluzioni che vadano davvero nella direzione di garantire benessere organizzativo e sicurezza.

Come USB siamo convinti che quando si discute di benessere organizzativo occorra uno scatto di reni e la presa di coscienza che il volontarismo non può durare in eterno.

Solo qualche anno fa in perfetta solitudine sollevammo il problema del responsabile del procedimento: la mobilitazione che mettemmo in campo, le decine e decine di mozioni raccolte spinsero l’amministrazione ad emanare una direttiva che andava parzialmente nella direzione da noi suggerita.

La strada da seguire è esattamente quella.

Noi come USB ci impegniamo a svolgere questo ruolo e a proseguire un confronto a tutto campo con i lavoratori su questi temi.

Lavorare bene, lavorare in sicurezza è un nostro diritto!

USB PI – Agenzie Fiscali

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