Risposta

La modalità definita dal medico sull'idoneità alla mansione non è corretta.
Se un lavoratore ha dei problemi muscolo-scheletrici (ad es colonna vertebrale), per definire se è idoneo il medico si deve basare sul documento di valutazione dei rischi specifici alla movimentazione dei pazienti e non solo sul fatto che è stato adottato un sollevatore come ausilio. Il sollevatore è una misura di prevenzione-protezione che riduce i rischi ma non garantisce, da solo, che non ci possano essere ulteriori danni alla salute del lavoratore.

Ti consigliamo di procedere in questo modo:
Scrivere prima una lettera al medico, e per conoscenza al datore di lavoro e al Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp), in cui si chiede di certificare che "sulla base dell'analisi del documento di valutazione dei rischi specifici nell'attività di movimentazione pazienti (effettuata con il metodo MAPO), ritiene che, con l'ausilio di un sollevatore, il lavoratore può effettuare la movimentazione pazienti senza subire danni alla salute."
Ti conviene precisare, inoltre, che se entro un tempo stabilito, ad esempio una settimana, il medico non consegna questa certificazione d'idoneità alla mansione, ti rivolgerai agli organi di vigilanza territoriali (ASL). Ricordati di farti consegnare una copia della lettera controfirmata dal medico e dal datore di lavoro.
Se il problema non viene risolto puoi fare denuncia alla Asl territoriale. In questo caso gli ispettori Asl verificano la situazione e, se rilevano rischi per la salute del lavoratore, prescrivono al datore di lavoro di attuare le misure adeguate per risolvere il problema.

Se ritieni che la lettera non sia per nulla efficace, puoi procedere direttamente con la denuncia alla Asl.
Ti invitiamo inoltre a verificare che il sollevatore abbia le caratteristiche adeguate per essere utilizzato realmente e correttamente, spesso infatti per problemi pratici la movimentazione viene effettuata, in parte o completamente, manualmente.