Lavoro in una Rsa (residenze sanitarie assistenziali) con il Contratto Collettivo delle Cooperative sociali. L'azienda non riconosce le calzature come DPI. Nel sito utilizziamo ausili vari e mobilizziamo pazienti.
La motivazione adotta è che trattasi di struttura socio assistenziale e non sanitaria. E' un nostro diritto avere le calzature?
La motivazione adottata dall'azienda per il rifiuto della consegna delle calzature (DPI) è del tutto infondata. L'individuazione dei DPI adeguati, infatti, dipende dalla tipologia di rischi connessi con le caratteristiche dell'attività concreta effettuata da lavoratrici e lavoratori, nel vostro caso la movimentazione dei pazienti e l'utilizzo di attrezzature, e non dalla ragione sociale dell'azienda.
La scelta dei DPI dovrebbe essere effettuata nel documento di valutazione dei rischi sulla base dei rischi individuati: se c'è pericolo di schiacciamento dei piedi, servono calzature antinfortunistiche. Mentre nel caso di un'attività sempre in piedi, servono calzature ergonomiche che riducono la fatica statica connessa con il mantenimento della postura eretta.
Ti consigliamo di scrivere, meglio se insieme al tuo Rls, una lettera al datore di lavoro e al RSPP in cui, ai sensi dell'art. 77-79 e dell'allegato 8 del DLgs 81/08, si richiede di certificare, in forma scritta e firmata, il fatto che nell'attività effettuata in azienda non esistano rischi per i piedi quali schiacciamenti e, di conseguenza, non c'è l'obbligo per il datore di lavoro di fornire ai lavoratori i DPI.
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